Sarà che ho paura di ricordare?

La gente mi parla del passato e io voglio solo non sentire per tutta la durata del discorso e andare in apnea. Mi esercito pensando a qualche punto per evadere, mi immagino in una busta enorme in cui inizio a fare tanti buchi per respirare, o sott'acqua anche se la pressione per l'altezza fa male alle orecchie. Faccio leva su un dolore, una paura o un pensiero forte pur di non essere trascinata nel turbinìo dei ricordi.

Continuano a parlarmi di esperienze, eventi accaduti e per questo nostalgici, frammenti di tempo in cui sono stati felici o magari vicini all'angoscia.
E vorrei poter ricordare anch'io e abbandonarmi al mio vissuto con le mie nostalgie e malinconie, eppure preferisco distaccarmene. Ogni ricordo diventerebbe così nitido e denso di emozioni quasi rancorose da non lasciarmi respirare, è successo. Mi succedeva di rivivere il mio ricordo sovrapponendolo alla realtà, immaginavo certe persone nel luogo del presente, ascoltavo quasi parole già dette se non fosse che non le avevano più ripronunciate da allora.
Ma più che situazioni e azioni, a me spaventano le emozioni circoscritte a quel ricordo che non vanno più via, sembrano spilli che tolgono il fiato persino quando il tempo le ha rese più docili.

Sorridono e abbassano la testa in senso di sconfitta contro il tempo che allontana quei momenti, e io non capisco perchè farsi male pensandoci quando il limite più grande del passato è proprio l'impossibilità di ripresentarsi uguale.

Dicono addirittura che vorrebbero tornare indietro, e io penso solo a non pensare a nulla se non a fogli bianchi o a pois, i pois mi distraggono.

Ricordano fieri le cose belle e davanti alle porte nere accennano un sorriso che la maggior parte delle volte diventa un'amara constatazione.

Sono stata così, ho avuto momenti in cui mi perdevo nei ricordi ad occhi spalancati perdendo attimi di vita presente, finchè ho realizzato che non ne vale la pena. Nemmeno ricordare vale la pena, sarà questo il motivo per cui non riesco ad aprire nemmeno la scatola di ricordi inermi e puramente simbolici. E non riesco più nemmeno a leggere assiduamente un libro, ogni rigo è un dover fare i conti con me stessa.

Sarà che ho paura di ricordare?


-Chiara Manicone 

Commenti

Post popolari in questo blog

Che cosa sono le nuvole?, si chiede Pasolini

Logiche introspettive

L'unico modo per liberarsi di un'abitudine è cedervi