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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

Beato fiore tanto ambiguo

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Nel frattempo qualcosa si rompe. E si sa, quando accade, non torna mai come era all'inizio.  Anzi. Si inizia ad avvertire un senso di sfiducia nei confronti del rapporto, la stanchezza non ci fa più sentire padroni di ció che succede e tutto sfuma nell'indifferenza e nell'impotenza. Abbiamo tutti paura di queste due parole perchè quando entrano in un rapporto, diventano quel fiore appassito sul terrazzo che è ancora lì, perchè non si ha il coraggio (forse è coraggio o forse ancora sentimento) di buttarlo via tanto era stato bello un tempo. Ma se tutto fosse così facile, come avvicinarsi al vaso e buttar via il fiore, quante storie sarebbero finite così, sul nascere. E forse beata riflessione dell'uomo che davanti al fiore appassito indugia e si chiede se davvero non vuole più vederlo lì allo stesso posto la mattina appena sveglio. Ma se tutto non fosse così difficile, quante storie si perderebbero negli anni senza il diritto di avere una loro rivincita. B

Sono le sensazioni che ci faranno vincere

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Alla ricerca delle sensazioni. Alla ricerca perchè sono forse la cosa più difficile da definire e racchiudere in poche parole o in pennellate di colore o in qualche nota musicale. Secondo un filosofo le sensazioni non sono altro che il rapporto che si crea tra noi e un'immagine, un oggetto, un paesaggio. Era questa la base delle scienza atomica secoli e secoli fa, ma io stringerei la mano a chiunque l'abbia pensato.  Le sensazioni sono qualcosa di così personale che sono capaci di rievocare un vissuto, dei desideri, delle mancanze; e hanno la forza di far piangere o di far sorridere, insomma di cambiare il nostro umore. Sono esplosioni di colori e di suoni che fanno impazzire di piacere il nostro cervello. Non c'è cosa più bella che aprire gli occhi mentre i violini danzano nella nostra testa e vedere davanti a noi semplicemente un mare di nebbia e tanta tanta luce. Ma tanta che quasi vien da sorridere. Perchè ecco, anche i sorrisi che ci possono strappare le

Figli e famiglia sempre più distanti?

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È triste pensare che oggi stiamo assistendo al cambiamento del rapporto tra la famiglia e i figli. È evidente che la famiglia risenta in qualche modo dei mutamenti della società e di conseguenza veda messa in crisi la sua stabilità. Una stabilità che dipende in parte dai figli, presi dalla dimensione tecnologica e dal desiderio di rompere il nido materno sentendosi parte attiva del meccanismo del mondo. E così la famiglia non è più quella bolla in cui si è protetti finchè non si esplorano i paesaggi del mondo; deve piuttosto lottare con la società, le sue insidie e una serie di difficoltà legate alla necessità dei figli di diventare cosmopoliti, cittadini di un mondo che non si limita più al proprio quartiere come accadeva sessanta anni fa quanto piuttosto diventa paradossalmente più piccolo con le distanze che si accorciano sempre più. Ma la stabilità della famiglia è minacciata anche da genitori ormai presi dalla necessità di mandare avanti il lavoro in modo ossessivo un po