Logiche introspettive

E se vi trovaste a parlare a voi stessi?


Arriva l'adolescenza e noi ragazzi siamo come le foglie, è il vento che abusa di noi, che ci porta altrove, che ci abbandona sul tetto di una casetta di campagna o sul marciapiede di un paesino sconosciuto. E il vento è una specie di caso che guida la nostra vita finchè in mezzo a tanta dinamicità ci fermiamo per la stanchezza. Ma ci fermiamo non fisicamente, è proprio quello il guaio. Possiamo ballare, cantare, scrivere sui muri, passeggiare, leggere, dipingere, vestirci o prendere il sole, c'è sempre qualcosa che resta fermo in attesa di essere considerato: quell'io vorace che ci risucchia le energie mentali a tal punto da farci viaggiare così tanto da essere esausti stando fermi. Allora ecco le mille domande esistenziali che ci colgono così alla sprovvista che ci chiediamo se abbiamo noi tanta fantasia o se sia mai possibile pensare certe assurdità. Ed così, quasi ridendo, la mente diventa la nostra peggior nemica che, non contenta, tenta di prendersi gioco di noi. E non sappiamo più se stiamo pensando o se stiamo parlando a noi stessi.
Quindi, se vi trovaste a parlare a voi stessi?

-Chiara Manicone



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