Ti lasci paralizzare dall'attesa?

Siamo soli e abbiamo paura di questo.

Siamo soli perchè mai nessuno sarà in grado di sovrapporsi alla nostra anima e noi segretamente lo odieremo.

Siamo soli perchè pretendiamo relazioni sincere senza accorgerci che siamo i primi a venirne meno.

Siamo soli perchè cerchiamo tutta la comprensione del mondo senza capire l'altro.

Siamo soli perchè preferiamo fare da soli dal momento che non ci fidiamo nemmeno di noi stessi, figuriamoci degli altri.

Siamo soli perchè ogni sera ci ritroveremo sempre a pensare alla giornata e a parlare a noi stessi.

Mulinelli di immagini e pensieri si intrecciano e scompaiono, e ricompaiono sotto forma di paura, molte volte.

Quelli che erano bisogni diventano pretese e poi miseramente paure.

Abbiamo così tanto bisogno di affetto quando questo viene meno, da pretenderlo da chi ci sta attorno perchè abbiamo il diritto di stare bene. E siamo avidi di baci, e di carezze, e di abbracci. Ne vorremmo ancora e ancora, vorremmo certezze, che quel qualcuno non vada via come altri del passato. Finchè non arriva quella paura fitta che ci attraversa a tal punto da immobilizzarci. E se mai nessuno sarà capace di rimanere e trovare in noi quella ricchezza tale che se non ci fossimo stati ci avrebbero inventato? E se nessuno è capace di scommettere nel nostro potere di cambiargli la vita?

Una certezza ho, è che non ci sentiamo soli se non in mezzo a migliaia di impegni e di conversazioni, tra pensieri e distrazioni. Ci sentiamo soli quando tutto attorno a noi è in movimento e noi osserviamo il nostro stare fermi ad aspettare che il lieto fine venga da qualcuno o qualcosa. E fin quando aspetteremo il nostro finale, ci sentiremo soli soprattutto perchè l'attesa è la paralisi dei sentimenti, perchè fin quando non ci metteremo in moto come furie conquistatrici ci limiteremo ad osservare il triste film muto della nostra vita piuttosto che convincerci che il cambiamento  non puó che partire da noi.

-Chiara Manicone