Le scelte sono i plebisciti della vita, non c'è la terza opzione

Siamo quelle scelte che non facciamo.
Siamo la strada opposta a quella che scegliamo quando ci troviamo davanti ad un bivio.
Siamo fatti di scelte quotidiane, oltre che della stessa materia dei sogni. Nella realtà ogni azione corrisponde ad una scelta e ancora ad una svolta, alcune decisive altre trascurabili.

Il concetto di libertà non ci appartiene e a volte lo 'stilizziamo' a tal punto da non sapere nemmeno cosa significhi. Un po' come il concetto di bellezza: magari per i Greci aveva davvero un senso, oggi qualsiasi cosa è bella.
Ci sentiamo liberi di fare o dire delle cose piuttosto che altre, eppure ogni azione è dettata per metà dall'istinto e per metà dalla ragione.
 "Tutti gli uomini nascono liberi", ma non lo rimangono. Si è liberi se si è soli, si è liberi nella pancia della mamma. Nella società il concetto di libertà non esiste, nemmeno se si dà una voce alla propria coscienza. Costantemente sotto pressione rispondiamo ai bisogni, ai desideri, alle sensazioni, ai doveri e ci riscopriamo schiavi del corpo come degli altri. Inconsapevolmente da quando apriamo gli occhi impariamo ad adattarci al clima, alla cultura, al cibo, alla religione. E ancora ci insegnano che libertà è ascoltare se stessi senza reprimere i propri diritti, in un mondo in cui ci sono più doveri che diritti. Peró siamo liberi di portare i vestiti che vogliamo purchè siano consoni.
'Purchè, doveri, responsabilità, altri'. È questa la libertà o è solo uno dei tanti concetti inventati per mascherare l'illusione di poter scegliere?

"E se avessi scelto diversamente come sarebbe andata? E se la mia scelta fosse stata l'opposta starei ancora qui ora?".

Perchè non solo non ci è dato scegliere, col tempo anche il rimorso prende forma. E non dipende da noi, nemmeno quella è una scelta. 

-Chiara Manicone

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